APPROFONDIMENTI
BENESSERE ORGANIZZATIVO - KNOWLEDGE CONVERSION - LEADERSHIP DELLE ORGANIZZAZIONI - PREPARARE IL CHANGE E L’INNOVAZIONE -TEORIA DEL CAMMELLO: CICLI DI VITA LAVORATIVA - GESTIONE STRATEGICA DEL CAPITALE UMANO - RETENTION:STRUMENTI E STRATEGIE PER TRATTENERE LE PERSONE MIGLIORI
BENESSERE ORGANIZZATIVO Siamo fatti di polis, di spiritualità, di psiche, di emozioni; siamo fatti ovviamente anche di competenze tecniche, ma sicuramente saranno i desideri profondi della Persona che potranno generare benessere sociale, organizzativo ed economico. Il benessere può rappresentare lo stimolo, la miccia per innescare e liberare nell’organizzazione “quello che si sa e quello che si ha” (E.Spaltro). Il senso del benessere organizzativo e da lavoro si gioca sicuramente nella sfera psichica ed in quella tecnologica, ma la consapevolezza e le buone relazioni interpersonali ne rappresentano il collante vitale. Si puo’ affermare che la base del benessere è la passione di cercare l’insensato, cioè l’intangibile che deve diventare “senso compiuto” ovvero bellezza, ovvero bellessere: questo potrebbe significare per alcuni accettare di vivere più centrati sul futuro ed un po’ meno sul presente, producendo migliori forme di vita in azienda. L’ACADEMY è in grado di strutturare ricerche sul campo ed interventi mirati, riducendo i fattori di malessere individuali o di gruppo. Paolo Pellegrini
KNOWLEDGE CONVERSION Parole chiave: #Learning Communiy #Apprendimento da interazione #Sviluppo talentuosità individuale #Knowledge Conversion #Knowledge Sharing
L’origine della conoscenza organizzativa risiede nell’intuizione e nel talento individuale. Le persone di talento possono intraprendere performance migliori quando “lavorano insieme”, poiché attraverso l’interazione sociale e la condivisione delle personali esperienze e conoscenze tipica delle pratiche di on the job training, è possibile che la talentuosità individuale unita alla capacità di lavorare in gruppo, attivino delle learning community. Le persone appartenenti alla comunità possono accedere alle informazioni e alle competenze dei singoli individui e le collaborazioni informali facilitano il trasferimento della conoscenza tacita e l’applicazione dei talenti, migliorando così l’efficacia dell’apprendimento complessivo. La creazione della conoscenza d’impresa è pertanto un processo interattivo ed iterativo “a spirale” che, muovendo da un livello individuale, si amplifica progressivamente, coinvolgendo comunità di interazione sempre più ampie (dal talento individuale, con un processo a spirale si passa ad un team di talenti, e da esso ad un’organizzazione di talento). L’ACADEMY propone alcuni modelli relativi alle modalità necessarie per implementare in azienda un sistema di gestione e diffusione della conoscenza. A cura di Paolo Pellegrini, Elisa Pellegrini Estratto dalla rivista “Psicologia del lavoro” n. 149 – luglio 2008 – Diretta dal Prof.Enzo Spaltro
LEADERSHIP DELLE ORGANIZZAZIONI Laboratori pensati ad hoc per Aziende, Istituzioni Pubbliche, Partiti, Istituti Religiosi, Ospedali.Per dare significato al lavoro e alla definizione di valori condivisi, può risultare opportuno sviluppare l’innovazione individuale e collegiale, ovvero una “leadership organizzativa” in grado di sviluppare sinergie, competenze e goal individuali ed aziendali.Il Laboratorio è rivolto alle organizzazioni che desiderano accompagnare le persone verso posizioni di ruoli guida e di leadership. La metodica si basa sulla convinzione che l’innovazione individuale e collettiva si realizzino soltanto se le persone potranno vivere l’esperienza di cosa significhi la trasformazione, intesa come insieme dei cambiamenti nei processi consapevoli ed inconsapevoli. L’obiettivo è quello di dare alle persone la possibilità di sperimentare, riconoscere ed elaborare le proprie ed altrui modalità di influenzamento e di leadership.Il Laboratorio è ’una “Istituzione temporanea creata ad hoc” (UN SIMULATORE) che darà l’opportunità di:a) confrontarsi nell’esercizio dell’autorità,b) analizzare il proprio stile di relazione con l’autorità,c) verificare le modalità con le quali si impostano le relazioni professionali,d) sperimentarsi nei diversi ruoli assunti nei differenti contesti situazionali costruiti ad hoc.Le persone si troveranno ad agire in una situazione organizzativa complessa, assumeranno ruoli diversi, assegnati e scelti, e sperimenteranno la relazione con l’autorità, la gestione di strumenti come il tempo e lo spazio usati sia in funzione degli obiettivi sia in relazione ai gruppi di lavoro. Verrà dato rilievo e portato al livello consapevole il piano politico, spirituale e psichico delle relazioni di influenzamento.
PREPARARE IL CHANGE E L’INNOVAZIONE Affinché si realizzi una trasformazione è necessario sviluppare una strategia che comporti forti implicazioni individuali e collettive in grado di creare un anello di connessione fra l’esame di realtà e la speranza di futuro.
Le domande alle quali daremo risposta sono: dove vogliamo andare? Con quali risorse? quali strade vogliamo delineare? Le ricerche portano a pensare che sia sempre più necessario indurre nelle Persone trasformazioni culturali profonde che partendo dai consolidati portino allo sviluppo di nuovi stimoli, motori questi ultimi di un benessere organizzativo che è sempre più da intendersi come uno dei precursori dello sviluppo delle aziende. I temi saranno personalizzati sul cliente. Esempi: • Il concetto di diagnosi: verrà simulata una misurazione al fine di determinare azioni utili da mettere in campo • Lezione sul lavoro produttivo di ricchezza economica e non solo • Sensibilizzazione sulle dinamiche nei network di lavoro • Come cambiare il modo di vivere il lavoro • Come comunicare il cambiamento • Ora x: si parte L’ACADEMY prevede metodologie innovative sia nel setting sia nelle relazioni docente/partecipante.
TEORIA DEL CAMMELLO: CICLI DI VITA LAVORATIVA Origina da dati oggettivi che delineano la tendenza all’invecchiamento della popolazione e delle ricadute sull’occupazione dei lavoratori anziani. La questione dei lavoratori adulti – over 50– può rappresentare una delle maggiori criticità oppure una grande opportunità che oggi sta investendo il mercato del lavoro, che è destinata a produrre effetti economici e sociali piuttosto rilevanti, anche nel territorio della nostra Regione, in base a come si sceglierà – Amministrazioni, Parti sociali e datoriali, Lavoratori ed Aziende – di gestirla. L’obiettivo generale della proposta formativa è quello di affrontare il tema della longevità e delle ricadute sul mercato del lavoro, proponendo un modello innovativo per la gestione del cambiamento all’interno delle aziende e stimolando un approccio al lavoro basato sui cicli di vita professionale, propizio per l’invecchiamento attivo. Lo scopo è quello di sperimentare un modello che coinvolga imprenditori, management e quadri nella ridefinizione di un’identità d’impresa che punti ad incrementare l’adattabilità e l’autonomia dei lavoratori adulti per utilizzarne al meglio le potenzialità e l’esperienza in una logica manageriale Si interverrà sui fattori di crescita delle risorse umane attraverso azioni di formazione e orientamento innovative, per incentivare il prolungamento della vita lavorativa degli adulti in una logica di ben-essere. E’ un modello di cambiamento culturale, pensato per i lavoratori adulti (dirigenti e quadri). Si tratta di sviluppare un nuovo atteggiamento “mentale” verso l’attuale situazione lavorativa al fine di mantenere più a lungo una posizione soddisfacente in termini di autonomia; ovvero il passaggio dal primo ciclo di vita lavorativa verso una seconda esperienza professionale e di vita, in una prospettiva di massima valorizzazione del lavoro autonomo e con una logica di prevenzione. Si auspica che possano crearsi le condizioni lavorative all’interno delle aziende, dal punto di vista fisico e psicologico, in grado di recepire e promuovere i valori di esperienza e professionalità di cui sono portatori i lavoratori anziani. Nel suo complesso l’intervento avrà un’impronta altamente pratica/operativa. A cura della Fondazione Enzo Spaltro
GESTIONE STRATEGICA DEL CAPITALE UMANO Il vantaggio competitivo basato sulle persone
Individuare le basi del vantaggio competitivo attraverso lo sviluppo di uno schema alternativo in termini strategici rappresenta la nuova sfida che ogni impresa è chiamata ad affrontare. Il modo di gestire le persone diventa un plus competitivo che impone una cultura organizzativa e quindi una capacità del management orientata allo sviluppo delle competenze possedute dal fattore umano, in quanto si ritiene fondamentale abbinare alle fonti del successo tradizionale dell’impresa (economie di scala, tecnologie di prodotto e di processo, Ict, risorse finanziarie ) una forte attenzione agli intangibili (Invisible assets). Con questo concetto si intende descrivere elementi che non compaiono nel bilancio aziendale ma che rappresentano a tutti gli effetti forme di capitale intellettuale, ovvero “intangibile che crea valore“; questo comprende: capitale umano (skills, competenze e conoscenze ), capitale sociale (relazioni e convenzioni che legano le persone), capitale organizzativo (processi e capabilities), capitale strutturale (tecnologie, invenzioni, pubblicazioni, diritti d’autore). L’ACADEMY aiuta ad elaborare piste d’azione in grado di dare consistenza operativa alla gestione strategica del capitale umano.
RETENTION-STRUMENTI E STRATEGIE PER TRATTENERE LE PERSONE MIGLIORI Parole chiave: #Great job #Obiettivi personali = Obiettivi aziendali #Percorso di carriera #Sistema incentivante #Qualità dell’ambiente di lavoro.
La competitività nelle imprese si basa sulla forza delle idee e sull’innovazione e sono soprattutto le persone di talento che sono in grado di generare valore, ricchezza e benessere all’interno ed anche all’esterno dell’impresa. I talenti hanno un forte potenziale e prestazioni superiori alla media; sono in grado di trasferire valore alla struttura garantendo elevate performance: fanno squadra, trasmettono entusiasmo al gruppo all’interno del quale lavorano e consentono all’azienda di “avere una marcia in più” per il raggiungimento dei risultati di business. Tuttavia le persone “preziose” per l’organizzazione sono una risorsa rara, sempre più difficile da attrarre e trattenere nell’impresa. Pertanto è importante creare per esse una “proposta di valore vincente” e, per tale ragione, diventa strategico per le imprese ripensare le politiche di Gestione delle Risorse Umane. L’ACADEMY propone un percorso per favorire politiche di “attraction, recruiting e retention”.
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