Presentazione
Con questo rapporto si dà più che mai il senso della concretezza dell’investimento in ricerca e sviluppo che la Regione ha voluto realizzare negli ultimi anni. Possiamo dire di aver fatto una grande operazione di sistema.
Aver messo in gioco l’università e gli enti di ricerca, avere spinto sempre più una parte delle sue energie e delle sue risorse di conoscenza verso lo sviluppo applicativo di soluzioni concrete; avere attivato strumenti volti a promuovere l’interscambio e la collaborazione con le imprese; avere fatto crescere una generazione di giovani ricercatori che credono nella ricerca applicata e nel trasferimento tecnologico, rappresenta un investimento strategico per il futuro della nostra regione, una infrastruttura in grado di produrre innovazione in modo continuativo e non estemporaneo, sulla base di un percorso collettivo e non solo individuale.
La nostra regione ha certamente bisogno di elevare il livello tecnologico dei sistemi di conoscenza che sottendono ai sistemi produttivi. Ma ha soprattutto bisogno che venga sfruttato al massimo il potenziale di conoscenza esistente, favorendone la più ampia circolazione e sedimentazione. Non sempre la ricerca di avanguardia aiuta le imprese verso progetti di innovazione efficaci.
C’è un enorme spazio per individuare soluzioni innovative e originali anche finalizzando, ricombinando e contaminando diverse fonti di conoscenza consolidata. In questo il rapporto con l’industria è fondamentale per i centri di ricerca, in quanto il mercato può generare infiniti stimoli, difficilmente prevedibili per una ricerca svolta con finalità solo accademiche.
Contemporaneamente, le imprese possono trovare nuovi strumenti per concepire le nuove soluzioni da proporre grazie all’aiuto e alla collaborazione con personale dedito sistematicamente alla ricerca.
Tante soluzioni tecnologiche innovative presentate in questo report ci dimostrano che la Rete Alta Tecnologia ha lavorato bene al servizio del sistema produttivo, che è in grado di proporre rilevanti innovazioni tecnologiche.
Una rete agile e articolata di laboratori in grado di aggregarsi in piattaforme regionali, ma anche di collaborare tra loro tra piattaforme diverse, rappresenta un modello unico, originale in Europa, forse più efficace di molti altri per poter avere un effetto su un sistema industriale diffuso e con molte piccole e medie imprese, forse più agile nel costruire progetti multidisciplinari, quelli che oggi rappresentano il vero fattore di aumento del valore aggiunto.
Voglio quindi esprimere un sentito ringraziamento a tutti i ricercatori, quelli strutturati e magari già professori, quelli più giovani coinvolti con assegni di ricerca o altri contratti atipici, che insieme hanno prodotto questi risultati a seguito di un lavoro molto impegnativo; vorrei ringraziare inoltre le imprese che hanno collaborato ed infine, il personale Aster, senza il quale non riusciremmo, tra le altre cose, ad avere la possibilità di raccogliere e rappresentare questi risultati.
Dobbiamo sicuramente continuare in questo percorso di lavoro collaborativo, di concentrazione comune su nuove sfide e su risultati sfidanti, perché questa è la base di una economia che vuole mantenersi competitiva in un contesto di trasformazione continua e di apertura globale.