Dove trovare le castagne più buone in Toscana
Ho nascosto la bilancia sotto il letto e mi sono riletto tutte le ricerche dei benefici salutari delle castagne. Sono pronto al tour de force più goloso dell’anno.
Bruciata, lessa, in padella o come castagnaccio, come farina o marmellata, come necci o anche con il riso e qui a Firenze anche tanto biologica. Ma dove trovare le castagne più buone in Toscana?
La castagna toscana
Firenze è sempre al top, quando si parla di storia, di arte e anche di prodotti agroalimentari. Quando hanno dato il marchio IGP al marrone del Mugello, confesso di essermi quasi commosso. Quelle grosse castagne croccanti, dalla polpa bianca e dal sapore così dolce come solo nel nostro Appennino. Siete mai stati lungo la strada del marrone del Mugello?
Dovete andarci, sopratutto in questo periodo in cui tra sagre e raccolta, la castagna viene celebrata. Nella coltivazione non si utilizzano fitofarmaci e fertilizzanti e per la conservazione del prodotto non si utilizzano trattamenti chimici e additivi: al massimo gli fanno un bel bagno d’acqua calda, seguita da uno di acqua gelida.
Marradi mon amour
Anche quest’anno a Marradi tutte le domeniche di ottobre, c’è la tradizionale “Sagra delle Castagne” giunta al mezzo secolo di vita. Io almeno due volte ci vado. Come tutti gli anni saranno presenti gli stand gastronomici che proporranno ai visitatori le tradizionali leccornie. Io per non fare torto a nessuno assaggio tutto: i tortelli, la torta di marroni, il castagnaccio, le marmellate, i marrons glacés, i “bruciati”.
Sarà, possibile visitare la mostra del mobile in castagno e degustare presso il self service “Il riccio” i piatti della cucina tradizionale come la polenta ai funghi porcini. Non prendete la macchina ma venite in treno, volendo anche quello a vapore organizzato da Antologia Viaggi. Il treno normale è uno splendido tour in mezzo a tutte le sfumature di verde, quello a vapore va prenotato al 0573367158.
San Piero a Sieve la dolce
Domenica 13 e domenica 20, San Piero a Sieve, fresca di unione con il comune di Scarperia, festeggia il suo prodotto più prelibato, anche se debbo dire che qui oltre alla castagne faccio sempre scorta di formaggi e miele. Anche se in tono minore rispetto a Marradi, questa di San Piero a Sieve, la apprezzo molto perché la parte dolce diventa maggioritaria, con la splendida farina macinata.
Nelle due domeniche le castagne vengono offerte e proposte in ogni maniera e si fanno anche ottimi affari. Nel parco i non vegetariani, troveranno il lusso proletario della carne proposta in ogni maniera, tra cui il mitico lampredotto.
Anche quest’anno un pranzo completo, tipicamente autunnale e tipicamente mugellano, costa 15 € per gli adulti e 10 € per i bimbi. Porzioni generose ed abbondanti.
Non solo castagne a Palazzuolo
Anche a Palazzuolo sul Senio, uno dei borghi più belli dell’Appennino, tutte le domeniche di ottobre, si fanno scorpacciate di castagne. In più qui si festeggiamo anche i frutti del sottobosco: funghi, tartufi, mirtilli, lamponi, sambuco ed altri. Che tripudio di sapore, anche a Palazzuolo almeno due volte ad ottobre non posso mancare. Il viaggio è un po' più lungo e tortuoso ma ne vale la pena.
La sagra propone inoltre il Mercatino dei profumi d'autunno, con l'artigianato tipico dell'Appennino. Se volete mettervi avanti con i regali di Natale questa è l’occasione giusta. Nello stand Il Seccatoio verranno proposti prodotti a base di marroni come torte, castagnaccio, topini e tortellini, ma anche il vin brulè. Fate come me, arrivate di mattina presto a Palazzuolo, potrete così partecipare alla raccolta dei marroni, organizzata dalla proloco, negli splendidi castagneti che vi faranno sentire immersi in una saporita favola.
Credits foto: Ravanello Rosa (cover); Savorychicks (foto interna)