1932
ROMA- 10 giugno 1934, Stadio Nazionale.
Nel primo tempo, gli azzurri giocarono stranamente innervositi e impacciati, quasi schiacciati di fronte all'importanza della posta in palio.
Al 71' le cose si complicarono ulteriormente, poiché i cechi passarono in vantaggio con una diabolica palla tagliata di Puc, scagliata dalla posizione d'ala. Lo svantaggio ebbe il risultato di scrollare l'apatia degli azzurri, lasciando finalmente spazio ad una squadra che con il passare dei minuti, ricompose le sue file e ritrovò misura nelle manovre offensive, la stessa che era sembrata smarrita sino ad allora.
Strategico fu lo scambio di ruoli tra Schiavio e Guaita. Risultato della trasformazione fu il pareggio, che arrivò undici minuti dopo grazie ad un tiro a mezz'altezza di Orsi, scagliato da una ventina di metri e che Planika non riuscì nemmeno a sfiorare.
Poi, al 5' della prima frazione supplementare, Angiolino Schiavio
produsse l'ultimo guizzo della sua carriera azzurra con un calcio di
rigore. La nazionale italiana vinceva per la prima volta il titolo di
campione mondiale.
CT: Vittorio Pozzo
Portieri: Giampiero Combi, Giuseppe Cavanna, Guido Masetti.
Difensori: Luigi Allemandi, Umberto Caligaris, Luisito Monti, Eraldo Monzeglio, Virginio Rosetta, Attilio Ferraris.
Centrocampisti: Luigi Bertolini, Armando Castellazzi, Giovanni Ferrari, Giuseppe Meazza, Mario Pizzolo, Mario Varglien.
Attaccanti: Felice Borel, Attilio Demaria, Enrico Guaita, Anfilogino Guarisi, Pietro Arcari, Raimundo Orsi, Angelo Schiavi
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